gentilezza in viaggio
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3 episodi di gentilezza in viaggio (da sola)

Viaggiare soli suscita sempre domande sul senso di insicurezza e la l’eventualità che accadano le cose più disastrose. Al ritorno ci si sente chiedere cosa ci sia piaciuto di più e cosa si sia visitato, dando per scontato di non aver incrociato anima viva: per forza, altrimenti ci sarebbe capitato qualcosa di terribile! Nulla di più sbagliato. Ecco i miei 3 episodi preferiti di gentilezza che mi abbiano scaldato il cuore in viaggio, proprio perché inaspettati e provenienti da “illustri sconosciuti”.

Irlanda, 2018

Mi trovavo in un supermercato di Galway in procinto di comprare quello che sarebbe stato il pranzo del mio tour fuori città. Arrivo alla cassa coi viveri e una bottiglietta d’acqua, ma la cassiera la toglie dalla spesa dicendo fosse in vendita solamente con le confezioni da 10. Il signore in fila dopo di me, vista la scena, tolse una bottiglietta dalla sua confezione e me la regalò.

Galway by Pixabay

Giappone, 2019

L’applicazione della mia banca scelse un momento molto delicato per esalare l’ultimo respiro: il momento esatto del pagamento dell’hotel della mia tappa successiva, mettendo a rischio l’intera prenotazione. Chiamai subito l’albergo, dove una receptionist imbarazzata balbettò di non capire l’inglese. Mi precipitai quindi dalle due ragazze della guest-house di Kyoto in cui alloggiavo spiegando il problema. Non mi diedero il tempo di articolare il favore che chiedevo loro perché, quindici secondi dopo, cornetta del telefono alla mano si accordavano già con l’hotel in mia vece per un pagamento in loco al mio arrivo anziché anticipato. Tour e alloggio a Hiroshima, salvi!

Giappone by Pixabay

Giappone, bis

All’esterno della stazione di Hiroshima non ero proprio in grado di capire quale linea di bus dovessi prendere: i cartelli non erano trascritti coi caratteri occidentali. Chiesi un’informazione in inglese a una ragazza, che si mise a osservare il tabellone accanto a me prima di fermare dubbiosa una signora, la quale interrogò un’altra ragazza accanto a lei. Dopo intensi minuti di osservazione fra tabellone, cartelli e applicazioni al cellulare, giungemmo alla felice conclusone di capire quale fosse il mio bus. Ringraziai di cuore tutte e tre con un inchino (a testa).

Quali sono stati i tuoi episodi di gentilezza in viaggio?

Questo articolo è nato da un mio post di Instagram e la creazione dell’hashtag #gentilezzainviaggio .

Anche Francesca Turchi di “Travel’s tales” ha raccontato in un post i suoi 3 episodi di gentilezza: potrete leggere di un autostop emozionante, una guardia del corpo zelante e un vero “ufficiale e gentiluomo”. Cristiano di “Viaggio vero” invece ha dedicato a #gentilezzainviaggio una splendida puntata del suo canale Youtube: tantissima positività e prove sul campo che il vecchio adagio “gentilezza genera gentilezza” sia molto più di una frase fatta!

Anche tu hai ricevuto un gesto inaspettato o aiutato qualcuno in difficoltà mentre eri in viaggio? Raccontalo nel tuo blog o nei tuoi social: diffondiamo positività e ciò che rende ancora più magico viaggiare!

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