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Libri,  Top 3 dell'anno

La mia TOP 3 dei libri letti nel 2018

Qual è stato il libro migliore letto nel 2018? Per me nominarne uno solo è riduttivo e, ispirata da il post ominimo del blog “L’angolo dei libri”, vi presento la mia personale top 3 dei libri letti quest’anno. Il mio obiettivo era leggere 50 libri, ho superato la cifra di poco e mi reputo soddisfatta. Quest’anno ho alzato l’asticella a 60 ma, dato il gennaio appena concluso e l’averne letti solamente uno e mezzo, temo rimarrà un obiettivo irraggiungibile. Ma mai dire mai!

A) “Il padrino” di Mario Puzo

downloadDi questo libro ho già scritto una recensione dopo averlo letto quest’estate. Da anni giaceva in attesa da uno scaffale ma, avessi saputo com’era, non l’avrei lasciato a prendere polvere per tutto questo tempo. I film mi piacciono (moderatamente) e tutti conosciamo i celebri aforismi e le vicende della famiglia Corleone. Ma quel che abbiamo visto nei teleschermi non ha molto a che fare con la bellezza che troverete nel libro. Lo stile è scorrevole, le pagine volano, i personaggi strutturati a regola d’arte e l’intreccio narrativo rapisce. In queste pagine troverete un trattato di sociologia, una scuola sul comportamento umano non condiviso solamente dalle famiglie mafiose, ma da tutti noi.

Come reagire quando un amico ci tradisce? Come riguadagnare la fiducia perduta? Cosa si nasconde dietro un gesto sospettoso? Potremmo avere ragione a tenere d’occhio quella persona, oppure potremmo pagare cara la nostra impulsività. “Il padrino” vi regalerà ore emozionati in compagnia della grande (e complessa) famiglia Corleone, da una costa all’altra degli Stati Uniti e una parentesi siciliana, in un mondo dei primi decenni del ‘900.

B) “L’infanzia dei dittatori” di Véronique Chalmet

imagesUn saggio storico scorrevole e pieno di informazioni, sicuramente più interessante dei pedanti libri di storia che avevamo a disposizione a scuola. Non ha bisogno di molte spiegazioni: in questo testo troverete i retroscena dei più celebri aguzzini della storia contemporanea, da Mao a Mussolini, durante la più innocente fase della loro vita. E’ incredibile pensarlo ma sì, anche loro sono stati dei bambini e il loro aspetto per molto tempo dev’essere stato, per forza di cose, tenero e spaurito. Scoprirete che Stalin per un soffio non morì a causa di un carro, come Hitler sia probabilmente nato da un incesto, Gheddafi cresciuto come un principe e, nonostante qualcuno abbia avuto un’infanzia miserabile, tutti loro furono convinti di essere degli eletti, meritevoli dei più alti prestigi e disposti a tutto pur di ottenere fama e potere. Un ritratto veritiero sui primi anni di questi dittatori, responsabili della morte di milioni di persone, con uno stile fresco e scorrevole. Per una lezione di storia utile e meritevole.

C) “Chiamate la levatrice” di Jennifer Worth

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Sellerio.it

Probabilmente vi sarete già imbattuti nell’omonima serie TV (in Italia conosciuta come “Call the midwife – L’amore e la vita”), in un cui vengono narrate le vicende di un gruppo di levatrici residenti in un convento di un quartiere povero della Londra anni ’50. La desolazione di una capitale inglese post-bellica fa da sfondo alle vicende quotidiane dei suoi abitanti e le sue numerose famiglie, in un susseguirsi di storie diversissime ma egualmente toccanti. Il gruppo di suore e di giovani infermiere presenti alla Nonnatus House è un gruppo eccentrico ed eterogeneo, mirato alla missione di rendere migliore la vita delle donne di ceto basso. Ingenuamente ho creduto a lungo che il libro non fosse mai stato tradotto in Italia, ma fortunatamente è disponibile l’intera trilogia. Le pagine sono scorrevolissime e narrate in prima persona dalla giovanissima infermiera Lee alla sua prima esperienza da levatrice. Il racconto, autobiografico, racconta quanto realmente accaduto dalla scrittrice in gioventù in cui assistette donne poverissime, madri dalla lingua differente dei mariti (ebbene sì!), mogli Call The Midwifefedifraghe alle prese con figli di colore e bizzarri abitanti del quartiere. Questo libro vi toccherà il cuore: le storie sono narrate in maniera toccante e delicata, mai giudicante nonostante alcune abbiano un epilogo infelice. Se amate la serie TV, vi sbellicherete dal ridere da come i personaggi siano stati riprodotti in maniera fedelissima (sto ancora ridendo alla descrizione della prima apparizione dell’infermiera Chummy o dalla personalità di Suor Monica Joan). Un libro da leggere e da regalare.

E i vostri libri più belli letti nel 2018 quali sono stati? Scrivetelo nei commenti, tra le vostre letture potrebbe nascondersi il mio libro preferito nel 2019!

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